Coreografia e Interpreti: Francesca Telli, Marta Melucci
Durata: 20 min.
Il titolo della performance fa riferimento ad un famoso quadro di Magritte, ed è originariamente il nome di un’antica città indiana, esotica e remota. Grazie all’uso di due palloni gonfiati ad elio che, legati agli indumenti stanno sospesi sulle loro teste, le interpreti interagiscono con l’ambiente urbano come sospese in aria. Come in un quadro surrealista salgono verso l’alto o piovono dal cielo, danzano in luoghi della città, che possono essere a volte un’isola immersa nel traffico, a volte un giardino, o una piazza.
Attraverso la performance si vuole suggerire l’idea che questi spazi possono come innalzarsi al di sopra del resto della città, sospendersi in aria, offrendo agli spettatori un immaginario viaggio aereo.
Foto di Lorenza Mercuri