Schuko è il nome di una presa elettrica, strumento indispensabile per il passaggio di corrente e il funzionamento di apparecchiature tecnologiche e al tempo stesso rimando ad un contatto attivo, ad un passaggio di energia che metta in funzione. La compagnia è nata dall’incontro delle danzatrici Marta Melucci e Francesca Telli. Provenienti da percorsi di studio che spaziano dal design alla filosofia, dalla scenografia all’educazione somatica, hanno condiviso una formazione comune nell’ambito della danza contemporanea.
Schuko ha cominciato “dalla strada” dedicandosi inizialmente alla danza urbana e site specific. La ricerca si è poi sviluppata attraverso produzioni teatrali, nate in collaborazione con il light designer Paolo Spotti e con artisti di diversa formazione, integrando danza, design e arti visive. L’allestimento scenico, i costumi, la variabile relazione con il pubblico sono aspetti che la compagnia ha sempre ricercato con curiosità e cura del dettaglio, a sostegno di una ricerca coreografica aperta alla sperimentazione e a molteplici linguaggi. Il lavoro coreografico è da sempre basato su un’idea di corpo sensibile, aperto tanto all’improvvisazione quanto al rigore formale e disponibile a più registri espressivi. Per un decennio la compagnia è stata attiva nella scena della danza contemporanea italiana e ospite di rinomati festival, teatri e rassegne nazionali ed esteri.
Il rapporto tra danza e altri media è stato indagato attraverso installazioni, video e performance multimediali che hanno originato collaborazioni con importanti realtà d’arte, musei e gallerie, oltre che la partecipazione, anche in veste ideativa, a vari eventi commerciali.
La produzione artistica è stata sempre sostenuta dall’interesse per la formazione. Attraverso corsi e seminari la compagnia ha dedicato un ampio spazio al passaggio di competenze e lo scambio creativo lavorando soprattutto con un pubblico giovane, in accademie di formazione, università e scuole. Attualmente propone percorsi formativi nell’ambito della danza, dell’arte e del design, che si sviluppano principalmente intorno al tema del creare. Lo sviluppo della consapevolezza personale e il training corporeo vengono messi a disposizione di una pratica collettiva di progettazione, sia essa rivolta alla coreografia o ad altre forme di creazione. Vengono forniti strumenti creativi trasversali a vari linguaggi; durante i percorsi il corpo dialoga con le idee, fornisce una base concreta all’esperienza, è parametro e fonte di ispirazione. Spesso tali percorsi sono orientati alla realizzazione di un prodotto finito, sia esso motorio, concreto o astratto, che permetta di analizzare vari possibili modi in cui le idee diventano cose.
Nelle sue varie espressioni la ricerca di Schuko è rivolta alla contemporaneità, uno sguardo sul mondo che indaga il rapporto tra corpo e spazio, le forme della comunicazione, le identità e i contrasti del tempo presente. La sottile ironia e la curiosità per l’insolito hanno definito uno stile personale che integra profondità e leggerezza, tradizione e innovazione.